Un alimento che molti considerano indispensabile nella loro dieta alimentare è la carne, scelta senza dubbio opinabile ma ognuno è libero di scegliere come meglio crede.
Detto questo se anche voi fate parte di quella parte di popolazione, sempre in maggioranza seppur in diminuzione, che gode al cibarsi di carni saporite questo articolo fa per voi.
E’ infatti risaputo come già la carne contenga in maniera abbondante medicinali tra cui antibiotici e psicofarmaci, non sta a me dirvi che fanno male anche a chi se ne ciba, ragion per cui, se proprio non sapete rinunciare al vostro filetto o alla vostra tagliata, moderatene almeno il consumo settimanale.
Qualcuno potrà obiettare di cibarsi di sola carne di propria produzione e quindi di sapere cosa mangiano le bestie, beh in questo caso come nel caso in cui siate a piena conoscenza di come vengono alimentati gli animali dell’allevamento del vostro fornitore, il consiglio è lo stesso di moderare almeno la carne rossa perchè un eccessivo consumo può causare problemi cardiovascolari.
Dopo questa piccola panoramica piena di ovvietà di dominio pubblico di cui, quindi, dovreste essere già stati a conoscenza come lo sono io che non sono certo un medico nutrizionista ma un comune mortale come tutti, vorrei portare alla vostra attenzione un altro dato davvero importante: la provenienza.
Infatti molto spesso siamo sedotti da carni che vengono da altri continenti, di indubbie qualità gustative, come ad esempio l’angus argentina, uruguaiana, neo zelandese, australiana, brasiliana ed americana.
Cosa dire al gusto sono ottime, carni tenere, marezzate, molto saporite che perfino comprando un taglio piu’ povero si riesce a farne un ottimo uso.
Purtroppo però nessuno vi dice una cosa: sono cariche di conservanti all’inverosimile.
A riprova di quanto dico vi mostro le foto da me fatte stamattina da un grossista:
Ecco credo che le immagini dicano già tutto, la carne che proviene da zone fuori dall’UE ha delle scadenze lunghissime ed a me, sinceramente, poco interessa le varie motivazioni che possano giustificare la necessità di farle durare tanto, quello che mi importa è informarvi come avrete già capito che sono piene zeppe di conservanti.
Una carne europea che sia italiana, irlandese, francese, scozzese, polacca, austriaca, tedesca etc… dura 1 mese e mezzo circa mentre, come vedete con i vostri occhi, le carni che non provengono da zone UE hanno durate che variano dai 4 mesi fino ai 5 mesi (avete capito bene 5 mesi!!!) di quella australiana.
Ragion per cui il mio consiglio è: se proprio non sapete rinunciare alla carne evitate almeno quella proveniente da zone non UE, molto spesso anche troppo publicizzata da alcune aziende di ristorazione collettiva o da alcuni ristoranti, grill, churrascarias e simili.
Articolo interessante!! comunque ognuno è libero di fare come meglio crede, io per mia scelta consumo pochissima carne e solo dal mio macellaio di fiducia.
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Certo ma macellaio di fiducia o meno se proviene da paesi come Argentina Uruguay Usa etc… ha più conservanti che se italiana o europea.
Questo era il senso dell’articolo
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ho capito perfettamente il senso, nel mio caso macellaio è anche allevatore e persona proprio di fiducia
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Meglio di così…
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Di informazione non ce n’è mai troppa e questa è molto interessante. Non avevo mai pensato alla scadenza della carne confezionata.
Io la prendo dal macellaio per cucinarla a breve ma molti si affidano alle confezioni ed è importante saper scegliere.
🙂
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Certo ma non è che quella del macellaio non abbia scadenza quindi anche quella del macellaio se proveniente da paesi come Argentina Uruguay Usa etc è carica di conservanti. Altra cosa è che te lo dica.
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